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Come scegliere l'Olio Extra Vergine di Oliva

Come scegliere un olio extravergine di oliva di alta qualità. La selezione di un olio extravergine di oliva richiede attenzione. Non è...

Come scegliere un olio extravergine di oliva di alta qualità.

La selezione di un olio extravergine di oliva richiede attenzione. Non è solo una questione di gusto, è una ricerca di qualità che coinvolge diversi aspetti fondamentali, vediamo quali.

Acidità molto bassa.
Se vuoi un olio degno di nota, cerca un’acidità inferiore allo 0,3%. Questo valore è il simbolo di olive sane e lavorate subito. Le aziende serie lo certificano; se non lo fanno, meglio guardare altrove.

Acquisto diretta e trasparenza.
Inutile girarci attorno: comprare direttamente dalle aziende agricole è una scelta sicura. Si evita il rischio di oli "misteriosi" mischiati o provenienti dall’estero.

Frantoio aziendale.
Se vedi il frantoio nell’azienda agricola, è segno che fanno sul serio. Chi ha un frantoio proprio punta all’eccellenza, mentre chi usa frantoi esterni potrebbe non dare la stessa attenzione.

Controlli chimici.
Vuoi scoprire tutto sull’olio che hai davanti? Chiedi analisi chimiche in frantoio. Sono il biglietto da visita dell’olio.

L'importanza di filtrazione e conservazione.

Mai sottovalutare come trattare il tuo olio perché qui si gioca la partita della durata e del sapore.

Filtrazione per la freschezza.
Ti piace l’olio torbido? Perfetto, ma consumalo entro uno o due mesi (entro fine dicembre). Per il resto, l'olio filtrato è la scelta giusta per evitare depositi puzzolenti (la temibile morchia).

Nemici dell'olio.
Ossigeno, luce e calore sono veri "killer" per il nostro oro liquido. L’olio ha bisogno di un luogo fresco e buio.

Come l’acidità definisce la qualità dell’olio.

L’acidità di un olio non la sentiamo nel sapore, eppure dice tutto sulla salute delle olive e il loro trattamento:

Acido non si sente, si misura.
Non fidarti del palato per giudicare l'acidità. Serve un laboratorio. Un valore basso (sotto lo 0,3%) racconta di un olio eccellente. Valori alti? Hai di fronte un olio di dubbia provenienza o lavorazione.

Meglio naturale che rettificato.
Chi cerca scorciatoie per abbassare chimicamente i livelli di acidità perde il diritto alla dicitura "extravergine". Gli oli rettificati sono praticamente oli di serie B.

La mosca dell’olivo: un piccolo insetto, un grande problema.

Se hai mai visto olive con un aspetto strano, c’è una buona possibilità che sia colpa della mosca dell’olivo. Questo insetto, piccolo ma devastante, può fare veri disastri

La mosca depone il suo uovo nell’oliva, e quando si schiude, la larva inizia il banchetto sulla polpa. Una sola oliva colpita è sufficiente per produrre un olio acido e poco gradevole.


Fermentazione e difetti.
Pioggia e succhi cellulari rovinano l'oliva. Il risultato? Un olio che aumenta in termini di acidità.

Olio biologico e trattamenti necessari.
Anche in agricoltura biologica esistono trattamenti specifici per combattere la mosca. Chi dice "non faccio nulla" lascia troppo al caso, e il risultato non sarà degno di esser chiamato extravergine.

Cosa fare per ottenere olio di qualità.

Comprare olio extravergine richiede più di una corsa al supermercato. Servono conoscenza, attenzione e magari una visita diretta a un’azienda agricola. Difendere la qualità dell’olio, dalle olive sane alla giusta conservazione, ti farà diventare un vero intenditore. 

E per saperne di più è possibile seguire i video dell'agronomo Daniele Paci.

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