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Tutto sulla Vitamina C, spiegata dal dott. Stefano Vendrame.

Una vitamina dal superpotere anti-raffreddore: mito o realtà? Realtà! Eccome! Immagina questo: sei avvolto in una coperta,...


Una vitamina dal superpotere anti-raffreddore: mito o realtà? Realtà! Eccome!

Immagina questo: sei avvolto in una coperta, circondato da fazzoletti, con una tazza di tè in mano e un raffreddore che ti fa sentire stanco e intasato. Ora, e se ti dicessi che la vitamina C potrebbe essere il tuo alleato segreto, capace di stroncare questo nemico sul nascere? Sì, proprio lei, la star degli agrumi e il mito di chiunque abbia mai ricevuto un consiglio della nonna.

E qui entra in scena Linus Pauling, il premio Nobel che, con la sua passione per la vitamina C, non si è limitato a studiarla, ma l’ha promossa a paladina contro i raffreddori. Il suo messaggio? La vitamina C non è solo quella che trovi in un'arancia. Con il giusto dosaggio, è come un colpo di scena in un film d’azione: improvviso, efficace e... terapeutico.

Quindi, dimentica marmellate d’arancia e dosi microscopiche che fanno più scena che sostanza. Qui si parla di strategia: dalla prevenzione alla terapia, con numeri e risultati che potrebbero far impallidire il tuo armadietto delle medicine. Pronto a scoprire come trasformare la vitamina C da un mito a una soluzione pratica?



Titolo Video: Come stroncare un raffreddore sul nascere.
Autore: Domande al Nutrizionista.
Data: 9 maggio 2011.

TRASCRIZIONE video (clicca per espandere)

Maurizia da Roma chiede se è vero che la vitamina C può stroncare un raffreddore incipiente.  

Cara Maurizia, se me lo chiedi, è evidente che non hai mai provato, oppure lo hai fatto nel modo sbagliato. La risposta è assolutissimamente sì, in 90 casi su 100.  

Per risponderti, oggi ho indossato questa maglietta della Oregon State University, perché è presso questa università degli Stati Uniti che si trova oggi il Linus Pauling Institute, uno dei più importanti centri di ricerca in ambito di micronutrienti e salute. Presso questo istituto ho avuto la fortuna di lavorare per alcuni mesi nel corso dei miei studi.  

Linus Pauling, uno scienziato straordinario che ha vinto due premi Nobel e ha fondato questo istituto negli anni '70, si è dedicato a lungo a studiare la vitamina C. Ha anche pubblicato un libro, che è stato a lungo un bestseller negli Stati Uniti, intitolato *Vitamin C and the Common Cold* (cioè, "La vitamina C e il raffreddore"). Se decidi di leggerlo, alla fine sarai convinta che la vitamina C è formidabile per prevenire le malattie da raffreddamento. Inoltre, in caso di raffreddore, è anche più efficace dell'aspirina nell'alleviarne i sintomi.  

Il professor Pauling scherzava dicendo che, sui rimedi per il raffreddore venduti in farmacia, invece del solito avvertimento "tenere fuori dalla portata dei bambini", bisognerebbe scrivere "tenere fuori dalla portata di chiunque" e prendere piuttosto la vitamina C.  

Il punto chiave sta tutto nelle dosi. Se vai a vedere il fabbisogno giornaliero raccomandato di vitamina C, troverai un quantitativo di circa 60 mg (a seconda degli istituti che stilano le raccomandazioni). 60 mg corrispondono alla quantità di vitamina C che trovi, più o meno, in un'arancia di piccole dimensioni. Questa è la quantità necessaria per prevenire l'insorgenza dello scorbuto, una grave malattia da carenza di vitamina C che impedisce la corretta formazione del collagene: le gengive sanguinano, cadono i denti, le ferite non cicatrizzano e, alla fine, si muore.  

Lo scorbuto, in passato, mieteva migliaia di vittime, soprattutto tra i marinai che, durante le spedizioni oceaniche, per settimane non avevano accesso a frutta e verdura fresca. Qualche persona saggia si accorse che bastava includere nella dieta di questi marinai alimenti come i crauti o il succo di limone, che potevano essere conservati per il viaggio, per prevenire lo scorbuto.  

Oggi, tuttavia, le quantità raccomandate dalle linee guida ufficiali sono molto lontane dalle quantità ottimali per sfruttare gli straordinari benefici preventivi della vitamina C. E sono ancora più lontane dalla quantità efficace per stroncare un raffreddore sul nascere, che è di certo molto superiore: 100-200 volte i 60 mg. Questa quantità si può ottenere ragionevolmente solo attraverso un supplemento.  

Attenzione quando compri i supplementi di vitamina C: ce ne sono di ogni tipo. Non comprare supplementi da 60-90 mg (che a volte si trovano al supermercato), perché tanto vale spremere un'arancia. Un supplemento ragionevole di vitamina C deve contenere almeno 500 mg, o meglio 1000 mg (cioè 1 g).  

A livello di prevenzione, una pastiglia da 1 g, o due da 500 mg ogni giorno, soprattutto nel periodo autunnale e invernale, sarà in grado di prevenire la maggior parte delle infezioni virali delle vie respiratorie.  

Se invece parliamo di stroncare un raffreddore ai primi sintomi, allora ricorriamo subito al rimedio del dottor Pauling: prendi una pastiglia da 1 g di vitamina C ogni ora, per 10 ore al giorno, per un totale di 10 g al giorno. Nel giro di un paio di giorni, tutti i sintomi saranno spariti, 90 volte su 100.  

Forse qualcuno troverà un po' strana la mia sicurezza nel rispondere a questa domanda. Io, invece, trovo ridicolo vedere, nella stagione invernale, l'autobus pieno di persone che starnutiscono e si soffiano il naso, quando basterebbe 1 g di vitamina C al giorno per evitarlo nella maggior parte dei casi.  

Se ne prendi nell'ordine dei grammi, puoi stare sicuro che la vitamina C funziona 9 volte su 10. È idrosolubile e non è tossica, per cui non preoccuparti: anche se ne prendi 10 g, non stai esagerando. Linus Pauling ne prendeva religiosamente 6 g al giorno, tutti i giorni, per tutta la vita, ed è morto felicemente a 93 anni.  

Se invece ti aspetti che basti una pastiglietta con una dose simbolica di 90 mg per prevenire il raffreddore, puoi anche risparmiartela, perché non serve a niente.  

Infine, Giacomo chiede se la marmellata d'arance possa essere una fonte di vitamina C, visto che non gli piacciono né le arance né il succo d'arancia. Giacomo, non ti rispondo neppure: mettiti in un angolino e vergognati da solo, meditando sulla frase "lo zucchero fa male" e sulla frase "la cottura distrugge la vitamina C".   [...]


SINTESI DEL VIDEO

La vitamina C può stroncare un raffreddore?

Sì, in 90 casi su 100. La chiave sta nel modo in cui viene utilizzata.


Il contributo di Linus Pauling.

Linus Pauling, vincitore di due premi Nobel, ha fondato il Linus Pauling Institute e pubblicato un libro (Vitamin C and the Common Cold), che dimostra l'efficacia della vitamina C nel prevenire e alleviare i sintomi del raffreddore.


Il fabbisogno giornaliero raccomandato: insufficiente!

La quantità di vitamina C raccomandata (60 mg al giorno) è sufficiente solo a prevenire lo scorbuto, ma non a sfruttare i benefici preventivi o terapeutici della vitamina C contro il raffreddore.


Prevenzione: dosi consigliate.

Per prevenire il raffreddore:

  • Prendi 1 g di vitamina C al giorno (o due pastiglie da 500 mg).
  • Inizia soprattutto nel periodo autunnale e invernale.

Trattamento: stroncare un raffreddore ai primi sintomi.

  • Assumi 1 g di vitamina C ogni ora, per un totale di 10 g al giorno.
  • Continua per 2 giorni: il raffreddore sparirà nel 90% dei casi.

Supplementi di vitamina C: cosa scegliere.

Evita i supplementi con dosaggi bassi (60-90 mg). Scegli:

  • 500 mg o 1000 mg per compressa.
  • Sono necessari supplementi per raggiungere dosi terapeutiche.

La vitamina C è sicura anche in alte dosi.

  • La vitamina C è idrosolubile e non tossica, anche con dosi di 10 g al giorno.
  • Linus Pauling ne assumeva 6 g al giorno per tutta la vita.

Errori comuni: dosi troppo basse!

Le dosi simboliche (90-200 mg) non sono efficaci per prevenire o trattare il raffreddore.


Marmellata d'arance: una falsa soluzione.

La marmellata d'arance non è una buona fonte di vitamina C, poiché la cottura distrugge il nutriente e lo zucchero fa male.





Titolo Video: I segreti della vitamina C.
Autore: Domande al Nutrizionista.
Data: 8 ottobre 2014.

TRASCRIZIONE video (clicca per espandere)

Bentrovati a tutti, amici del web! Il podcast di oggi è dedicato all'acido ascorbico, meglio noto come vitamina C.
In passato abbiamo già dedicato dei video alle vitamine del gruppo B, alla vitamina D e alla vitamina A. Oggi parliamo della vitamina C, sulla quale ho ricevuto diverse domande, sia per quanto riguarda la supplementazione, sia per i benefici, sia per la stabilità durante la conservazione e la preparazione degli alimenti. Cerchiamo di toccare tutti questi argomenti.

Dunque, quella di "vitamine" è una definizione che può creare confusione. È un contenitore in cui, storicamente, abbiamo inserito molecole molto diverse tra loro, accomunate solo dal fatto di essere organiche, di non apportare energia e di avere valenza nutrizionale, poiché la loro carenza determina una malattia.

Ora, la definizione di vitamina C (acido ascorbico) è, a mio parere, un po' riduttiva. Questa molecola è molto più di una semplice vitamina. È essenziale per prevenire lo scorbuto, una malattia ben nota da tempo. Lo scorbuto ha causato la morte di decine di migliaia di navigatori nello scorso millennio, che passavano mesi in mare senza frutta e verdura.

La vitamina C è necessaria per la sintesi e la maturazione del collagene. Senza collagene, che è la principale proteina strutturale del nostro tessuto connettivo, ossa, denti, gengive, pelle, tendini e vasi sanguigni si indeboliscono, portando allo scorbuto e, infine, alla morte.

Al di là della prevenzione dello scorbuto, la vitamina C è una molecola fondamentale per la vita. La maggior parte delle piante e degli animali è in grado di produrla autonomamente dal glucosio. L'uomo, invece, ha perso questa capacità nel corso dell'evoluzione, probabilmente perché la sua dieta era ricca di vitamina C.

Oggi la dieta moderna è molto diversa. La vitamina C si distrugge con la cottura, la conservazione e la trasformazione industriale. Se raccolgo e consumo un pomodoro fresco subito, avrò molta vitamina C. Ma, dopo due settimane dalla raccolta, il contenuto di vitamina C si riduce drasticamente.

Secondo studi di fisiologia comparata, l'uomo avrebbe bisogno di 2-10 g di vitamina C al giorno per compensare la perdita della capacità di sintetizzarla autonomamente. Tuttavia, i fabbisogni giornalieri raccomandati (RDA) restano molto bassi: 90 mg per gli uomini, 75 mg per le donne e +35 mg per i fumatori. Queste quantità sono sufficienti solo per prevenire lo scorbuto.

La vitamina C, però, ha numerosi benefici che vanno oltre la prevenzione dello scorbuto. È un potente antiossidante che protegge le cellule dallo stress ossidativo e rigenera la vitamina E. Supporta l'azione di enzimi detossificanti, aumenta l'assorbimento del ferro, previene la formazione di nitrosammine cancerogene e ha un'attività antinfiammatoria.

Frederick Robert Klenner, uno dei pionieri della ricerca sulla vitamina C, ha dimostrato che megadosi di vitamina C (fino a 100-300 g, iniettati come sodio ascorbato) possono trattare infezioni, ustioni e intossicazioni. In passato, alcuni ospedali negli Stati Uniti hanno somministrato alte dosi di vitamina C prima degli interventi chirurgici, registrando meno complicazioni post-operatorie.

La vitamina C è particolarmente efficace per prevenire e trattare il raffreddore, come dimostrato dal lavoro di Linus Pauling. Al primo sintomo, è consigliabile assumere 1-2 g di vitamina C ripetutamente durante la giornata.

Fonti alimentari di vitamina C includono:

  • Agrumi (arance, limoni, pompelmi).
  • Fragole, kiwi, guava, ribes nero e rosa canina.
  • Verdure come broccoli, peperoni e cavolini di Bruxelles.

La vitamina C è instabile: si perde con la luce, l'aria, la cottura e l'eccessivo lavaggio. È consigliabile consumare frutta e verdura fresche e di stagione, crude o cotte velocemente al vapore.

La vitamina C non è tossica, anche in dosi elevate. Un effetto collaterale comune è la diarrea, che si verifica con dosi superiori ai 2 g, soprattutto a stomaco vuoto.

In conclusione, integra la tua dieta con fonti naturali di vitamina C e considera un supplemento di 500 mg al giorno, aumentando a 1-2 g durante la stagione invernale o in caso di stress fisico.



SINTESI DEL VIDEO


La vitamina C è più di una semplice vitamina.

La vitamina C (acido ascorbico) è una molecola essenziale che previene lo scorbuto e partecipa alla sintesi del collagene, fondamentale per la salute di ossa, denti, pelle e vasi sanguigni.


La perdita della capacità di sintetizzare vitamina C.

L'uomo non è in grado di produrre vitamina C autonomamente, a differenza di molte piante e animali. La dieta moderna, con cibi cotti e conservati, ne riduce ulteriormente l'apporto.


Fabbisogno giornaliero e dosi consigliate.

  • RDA ufficiale: 90 mg per gli uomini, 75 mg per le donne (+35 mg per i fumatori).
  • Dose ottimale suggerita da studi comparativi: 2-10 g al giorno per compensare la perdita evolutiva di sintesi autonoma.
  • Supplementazione consigliata: 500 mg al giorno, aumentando a 1-2 g durante l'inverno o in caso di infezioni e stress.

Quando e come assumere vitamina C?

  • Ai primi sintomi di raffreddore: 1-2 g di vitamina C ripetuti durante la giornata.
  • Prima di interventi chirurgici, traumi o stress fisici.

Fonti alimentari di vitamina C.

  • Frutta: agrumi (arance, limoni), kiwi, fragole, ribes nero, rosa canina e acerola.
  • Verdura: broccoli, peperoni, cavolini di Bruxelles e pomodorini.
  • Consuma gli alimenti freschi, preferibilmente crudi per preservare la vitamina C, perché la cottura distrugge le vitamine.

Benefici della vitamina C.

  • Potente antiossidante che rigenera la vitamina E.
  • Migliora l'assorbimento del ferro e previene la formazione di nitrosammine cancerogene.
  • Rafforza il sistema immunitario, stimolando la produzione di globuli bianchi.
  • Riduce l'infiammazione e protegge contro infezioni virali.

Tossicità e tolleranza.

  • La vitamina C non è tossica, anche in alte dosi (10 g o più).
  • Possibili effetti collaterali: diarrea con dosi elevate a stomaco vuoto.


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